Il matrimonio è un contratto civile legalmente valido, che sancisce ufficialmente l’unione della coppia. Può accadere che il rapporto tra i coniugi con il tempo si incrini, portando i coniugi a pensare alla separazione. Una soluzione per coloro che intendono separarsi con un iter legale snello è la cosiddetta separazione consensuale.
Cos’è la separazione consensuale?
La separazione consensuale è una delle procedure legali che si possono seguire per porre fine al contratto di matrimonio. I coniugi che decidono di rivolgersi a questo istituto sono entrambi d’accordo che la separazione sia la scelta migliore e scelgono quindi di separarsi consensualmente prima di procedere eventualmente con il divorzio.
Per annullare il contratto di matrimonio e tutti i diritti e doveri civili che da esso derivano, i membri della coppia dovranno infatti ricorrere al divorzio. Affinché però si possa effettivamente procedere con il divorzio, i coniugi devono prima trascorrere un periodo di separazione, considerato una sorta di periodo di riflessione.
Trascorso il periodo di separazione i coniugi potranno decidere di tornare a vivere insieme – optando dunque per la riconciliazione – oppure di continuare con la procedura legale che porterà allo scioglimento del contratto, ovvero procedere con il divorzio.
Separazione consensuale: procedimento
Il procedimento della separazione consensuale può variare, infatti si può arrivare a questo tipo di separazione seguendo diverse strade. E’ utile conoscere i vari procedimenti, per capire come muoversi ed anche quando chiedere l’assistenza di un professionista legale.
La prima strada che i coniugi possono seguire è quella del ricorso alla Presidenza del Tribunale, procedura per la quale si ha bisogno di assistenza legale da parte di un avvocato divorzista specializzato in materia. Per la separazione consensuale con ricorso alla Presidenza del Tribunale i coniugi potranno nominare un unico avvocato che li assisterà entrambi, oppure potranno decidere di farsi assistere ciascuno da un avvocato diverso.
Un’altra strada è quella della negoziazione assistita, per la quale si deve fare riferimento alla Legge 162 del 2014. A differenza del procedimento precedente, in questo caso è richiesto che ciascun coniuge abbia un avvocato personale, non sarà possibile nominare un solo esperto legale per entrambi i membri della coppia.
Per la separazione consensuale ci si può rivolgere anche all’ Ufficio Comunale dello Stato civile. Questo procedimento è particolare, perché è l’unico caso in cui non serve l’assistenza legale, ma i coniugi potranno fare tutto in autonomia. Va sottolineato però che non sempre è possibile percorrere questa strada, infatti questo procedimento è riservato alle coppie senza figli e nelle quali a seguito della separazione non ci saranno attribuzioni patrimoniali.
L’ultima possibilità consiste invece nell’ arrivare alla separazione consensuale nel corso della prima udienza per la separazione giudiziale. Se nel corso della prima udienza si riesce a raggiungere un accordo soddisfacente per entrambi i coniugi si può trasformare la separazione giudiziale in consensuale. E’ necessario in questo caso il supporto da parte di un avvocato divorzista.
Tempistiche della separazione consensuale
Le tempistiche della separazione consensuale rappresentano un vantaggio di questa procedura rispetto alle separazione giudiziale. I coniugi che decideranno di trascorrere di comune accordo il periodo di separazione potranno godere di tempistiche ridotte.
Non si può stabilire a priori una durata complessiva per l’intero iter, ma si può dire che rispetto alla separazione giudiziale ci vorrà sicuramente meno. In molti casi tutto il processo si risolve in qualche settimana, in alcuni casi va avanti per pochi mesi.
Separazione consensuale: quali sono i documenti da allegare
Come per tutte le procedure legali, anche in questa forma di separazione c’è una documentazione da presentare. E’ utile allora conoscere quali sono i documenti da allegare per la separazione consensuale:
- Estratto dell’atto di matrimonio, da chiedere presso lo Stato Civile del Comune dove il matrimonio è stato celebrato;
- Dichiarazione dei redditi di entrambi i coniugi degli ultimi tre anni;
- Per entrambi i coniugi la copia di un documento di identità in corso di validità;
- Per entrambi i coniugi la copia del codice fiscale;
- Per entrambi i coniugi stato di famiglia e certificato di residenza.
Per quanto riguarda lo stato di famiglia ed il certificato di residenza si sottolinea che l’autocertificazione non è considerata valida.
Modello di separazione consensuale
I modelli utilizzati per la separazione consensuale che avviene nelle coppie con figli e nelle coppie senza figli sono di diverso tipo.
Uno tra questi è il seguente:
TRIBUNALE DI ….
Ricorso per separazione consensuale
Il sig. …., nato a …. il …. e residente in …. – Via …., n. …., [impiego] ….,
e la sig.ra …., nata a …. il …. e residente in …. – …., n. …., impiego] …. ,
sono rappresentati e difesi per mandato a margine del presente atto
dall’avv. …. e presso il suo studio in …. – Via …., n. ….. sono elett.te
dom.ti
Premesso
- i coniugi si sono uniti in matrimonio a …., con rito …., il …. ed hanno optato per il regime di comunione / separazione dei beni;
- dal matrimonio non sono nati figli;
[oppure]
- dal matrimonio sono nati …. figli: [nome] …., il …. e [nome] …. il ….;
- entrambi sono titolari di redditi propri ed infatti il sig. …. lavora presso …. in qualità di …. a …. e la moglie …. è …. e lavora presso …. a ….;
[oppure]
- il sig. …. lavora presso …. in qualità di …. a …. percependo uno stipendio pari ad € …. e la moglie …. è …. e lavora presso …. a ….
percependo uno stipendio pari ad € ….; - i coniugi hanno fissato la residenza familiare in ….. – Via …. n. ….;
- per ragioni difficilmente sintetizzabili, i coniugi hanno ora deciso di separarsi alle condizioni che sottopongono al Tribunale perché Voglia provvedere alla omologazione;
Tutto ciò premesso ricorrono affinché, previa comparizione avanti al Presidente per il tentativo obbligatorio di conciliazione, Voglia il Tribunale di …. omologare la separazione di …. e …. alle seguenti condizioni:
- autorizzare i coniugi a vivere separati con obbligo di mutuo rispetto;
- disporre l’affido condiviso dei figli …. e …. con residenza nella casa familiare in …. – Via …. n. ….;
- accertare che i coniugi sono titolari di redditi propri in quanto convenientemente impiegati in attività lavorative corrispondenti alle aspirazioni ed alle capacità di ciascuno;
[oppure]
- accertare che il sig. …. si impegna a corrispondere mensilmente a favore della moglie …. un assegno di € …., con rivalutazione annua sulla base degli indici ISTAT;
- accertare che il sig. …. si impegna a corrispondere mensilmente a favore dei figli …. un assegno di mantenimento di € …., con rivalutazione annua sulla base degli indici ISTAT, oltre la metà delle spese straordinarie che andranno previamente concordate tra i coniugi;
- assegnare la residenza familiare alla sig.ra …. / al sig. …..
Si producono:
- certificato di famiglia e residenza;
- certificato di matrimonio;
Ai sensi della L. 488/99 si dichiara che la presente causa è esente dal
versamento del contributo unificato.
Luogo e data
Firma
Nonostante online si possa trovare un fac-simile semplice da compilare come questo, può essere utile chiedere il supporto di un esperto legale. Si ricorda inoltre che solo le coppie senza figli e senza conseguenze patrimoniali dovute alla separazione potranno procedere senza l’assistenza legale.
Separazione consensuale: quanto costa
Un altro vantaggio di questa forma di separazione è quello economico. Analizzando i costi della separazione consensuale si può infatti notare come questa procedura legale sia più economica rispetto alla separazione giudiziale.
La strada meno costosa che si può percorrere è quella che prevede che i coniugi si rivolgano direttamente all’ Ufficio Comunale dello Stato Civile, senza nemmeno il bisogno di un avvocato. Non tutte le coppie potranno però procedere in questo modo, come spiegato in precedenza.
In tutti gli altri casi è richiesta la presenza di uno o più avvocati divorzisti ed il prezzo dunque dipenderà dall’ onorario di un legale. Il costo finale può variare molto, dipende infatti dal legale a cui ci si rivolge ed anche da quanto tempo sarà necessario per arrivare alla fine dell’iter legale.
Solitamente l’onorario di un avvocato divorzista parte da un minimo di 700 euro per coniuge, arrivando a toccare una cifra massima di 3.000 euro. Prima di nominare il legale è utile parlare anche dei costi da sostenere.
Separazione consensuale: a chi rivolgersi
Nonostante la separazione consensuale sia una delle procedure più semplici, per essere certi di non commettere errori con la documentazione e di non allungare i tempi della procedura conviene rivolgersi ad un avvocato divorzista che potete trovare grazie al nostro network, Avvocati divorzisti, nato appositamente per aiutarti in situazioni di questo tipo.
Il ricorso ad un legale specializzato in separazioni e divorzi è tra l’altro richiesto obbligatoriamente, tranne nel caso di coppie che non hanno avuto figli e la cui separazione non porterà a delle conseguenze dal punto di vista patrimoniale.