Svogliatezza, aggressività, e altri cambiamenti comportamentali, come pure tristezza, rabbia, paura, e altri stravolgimenti emozionali, tendono a palesarsi abbastanza frequentemente nei figli quando la coppia genitoriale divorzia.
È per questo che gli studi si sono soffermati sul binomio “divorzio-figli”, evidenziando che le reazioni possono essere molto diverse tra loro, andando da una risoluzione quasi immediata del conflitto generato dalla nuova situazione, con il ristabilimento repentino di un buon equilibrio psicologico; ad una nella quale si sperimenta un periodo iniziale di difficoltà, che può durare anche 2-3 anni, ma che si conclude con un nuovo ed efficace assetto; ad un’altra situazione nella quale, invece, a predominare sono il disagio e la difficoltà, anche a distanza di molti anni dall’accadimento.
Un’altra evidenza di questi studi sul rapporto “divorzio e figli” lascia emergere che, sovente, i maschi sperimentano più difficoltà nell’immediato ad adattarsi alla nuova situazione che non le femmine.
Divorzio con figli
Numerosi sono gli aspetti che vanno considerati per capire cosa accade in un divorzio con figli: innanzitutto di che istituto nello specifico si sta parlando (divorzio consensuale o giudiziale, rito tradizionale o divorzio breve), e poi le caratteristiche della genia (se i figli siano minori o maggiori di età, se siano economicamente indipendenti o meno, e infine se sussistano situazioni di disagio o handicap).
Tutte queste circostanze determinano la corretta definizione dei termini del divorzio con figli.
Divorzio con figli minorenni e mantenimento
Cosa accade in un divorzio con figli minorenni? Poiché la giurisprudenza ha ormai stabilito che il bene prioritario della prole è di perdurare nel rapporto con entrambi i genitori, al fine di preservare un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, oltreché con gli ascendenti e i parenti di ciascun ramo genitoriale, salvo diverso accordo tra i coniugi, il giudice deve definire un affidamento condiviso dei figli, che prevede che i minori restino affidati a entrambi i genitori.
Solo come scelta residuale si può stabilire che un divorzio con figli minorenni si concluda con un affidamento esclusivo dei figli, che stabilisce a quale dei genitori essi siano assegnati. La discriminante di questa seconda opzione? Sempre e comunque l’esclusivo interesse della prole. Quando è possibile che un divorzio con figli minorenni sia risolto con questa seconda opzione? Quando uno dei due genitori dimostri la sua incapacità nel crescere, mantenere ed educare il figlio.
Anche i tempi e le modalità della permanenza dei figli presso ciascun genitore saranno oggetto di decisione da parte del giudice.
Questi non si pronuncia solo in merito all’affidamento dei figli nel divorzio, ma provvede anche a fissare la misura e il modo con cui ciascuno di essi deve contribuire al mantenimento dei figli, alla cura, all’istruzione e all’educazione della prole.
Anche il genitore non affidatario dovrà provvedere a mantenere, istruire ed educare i figli, mentre solo il coniuge affidatario manterrà la patria potestà, oltreché la facoltà di amministrare legalmente gli eventuali beni dei minori. In che modo? (Anche) Corrispondendo un assegno di mantenimento per i figli.
Questo in caso di affidamento esclusivo. E cosa accade invece in un affido condiviso in merito al mantenimento dei figli? Potrebbe comunque essere disposto un contributo perequativo, nel caso in cui la capacità di mantenimento dei genitori sia fortemente squilibrata (ad esempio quando uno degli ex coniugi guadagni sensibilmente meno dell’altro).
L’assegno di mantenimento per i figli nel divorzio deve essere corrisposto ogni mese, deve comprendere una parte di mantenimento ordinario e una quota relativa alle spese straordinarie (scolastiche, ricreative, mediche o sportive), e l’entità della parte ordinaria deve essere rivalutata ogni anno in base agli indici ISTAT.
È interesse dei figli anche continuare a dimorare nella casa coniugale: è per questo che il giudice ne stabilirà di preferenza l’assegnazione allo stesso genitore che si occuperà principalmente della cura dei figli e presso il quale la prole verrà stabilmente collocata.
Divorzio con figli maggiorenni
E cosa accade invece in caso di divorzio con figli maggiorenni? Che può essere definito l’obbligo di corrispondere un assegno di mantenimento per i figli anche in caso questi abbiano superato i 18 anni di età, nel caso in cui non dispongano di adeguati redditi propri.
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